Venerdì 21 giugno, presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra ANSI (Associazione Nazionale Scuola Italiana) e 20 istituti di scuola secondaria di Messina e provincia per l’assegnazione di borse di studio per accedere ai corsi di laurea triennale delle Università digitali Pegaso e Mercatorum. Le borse di studio, destinate agli studenti meno abbienti e più meritevoli, saranno assegnate dopo il conseguimento della maturità di quest’anno e saranno gli organi scolastici competenti a indicare i beneficiari basandosi sui parametri del reddito familiare ISEE e sui voti ottenuti. La cerimonia ufficiale per la consegna delle borse ai vincitori si svolgerà a Messina il prossimo settembre.

All’incontro di presentazione sono intervenuti l’assessore all’istruzione della Città Metropolitana di Messina, Pietro Curró; il Provveditore agli Studi Stello Vadalà; il Presidente ANSI Raffaele Bonanni, il Presidente di ANSI Messina, Nanni Ricevuto, la responsabile comunicazione delle Università digitali Pegaso e Mercatorum di Messina, Valentina Ricevuto e diversi dirigenti scolastici e docenti di scuole di Messina, Milazzo, Barcellona e Sant’Agata di Militello.

Tra gli invitati all’evento, il subcommissario governativo per il Risanamento, Marcello Scurria e la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini: proprio un mese fa sono state messe a bando altre dieci borse di studio per gli studenti residenti nelle aree di risanamento.

Gli istituti coinvolti sono: Majorana di Milazzo, La Farina-Basile, Antonello, Caio Duilio, Bisazza, Jaci, Verona Trento e Majorana, Cuppari, Minutoli, Quasimodo, Copernico di Barcellona, Fermi di Barcellona, Medi di Barcellona, Tomasi di Lampedusa S. Agata di Militello, Sciascia Fermi S. Agata di Militello, Torricelli S. Agata Militello, Leonardo Da Vinci Milazzo, Liceo Stelio Vitale Modica e Liceo Empedocle.

«Obiettivo di questa iniziativa è quello di dare ai giovani la possibilità di crescere in una società sempre più dinamica, veloce e competitiva che vive la quarta rivoluzione industriale, ossia la rivoluzione digitale», ha dichiarato Valentina Ricevuto, responsabile comunicazione delle Università digitali Pegaso e Mercatorum di Messina.

L’assessore Pietro Currò ha sottolineato l’attenzione che l’Amministrazione pone nei confronti della scuola e il ruolo fondamentale di quest’ultima: «la scuola di Messina sta mettendo insieme due elementi essenziali che non si possono separare: l’istruzione e l’educazione».

Il Provveditore agli studi Stello Vadalà ha dichiarato che si tratta di una nuova opportunità offerta alla città di Messina: «nelle zone a rischio di particolare disagio per la povertà, solo l’1% dei ragazzi riusciva ad andare all’Università e non concludeva nemmeno gli studi. Oggi, grazie a questa iniziativa, diamo ai giovani la possibilità di crescere, di trovare lavoro e rimanere nella propria terra».

Il presidente ANSI Raffaele Bonanni ha spiegato: «il nostro obiettivo è dare la possibilità a tutti coloro che hanno difficoltà o che meritano un aiuto, di poter proseguire dopo la scuola con la formazione universitaria per prepararsi adeguatamente all’accesso nel mondo del lavoro. Bisogna stare al passo coi tempi e stiamo puntando sulle nuove tecnologie che oggi permettono di studiare e crescere anche da remoto».

Oltre a presentare l’importante iniziativa che coinvolge gli istituti superiori di Messina e provincia e le università digitali Pegaso e Mercatorum di Messina, l’evento ha costituito un momento importante per riflettere su giovani, istruzione e lavoro.

Bonanni ha evidenziato la necessità di non sottovalutare la potenza dell’istruzione: «il migliore strumento per costruire il benessere del Paese. Non bisogna avere paura della tecnologia, del digitale, dell’intelligenza artificiale, specialmente in un Paese come l’Italia che dovrebbe rappresentare il G7 della cultura e della formazione. Oggi è fondamentale dare la possibilità ai giovani di continuare a studiare dopo il percorso scolastico, sfruttando le nuove tecnologie e consegnare loro una formazione competitiva e adeguata ai tempi odierni. Le tecnologie telematiche non sono sostitutive delle università tradizionali, sono un’integrazione per chi vive lontano dalle sedi universitarie o non può permettersi di affittare un alloggio».

Il Presidente di ANSI Messina Nanni Ricevuto si è soffermato sul grande processo di trasformazione della formazione universitaria affermando che «se vogliamo valorizzare il capitale umano degli studenti, sviluppare cioè il capitale intellettuale dei giovani in un mondo che ogni attimo vede oltre 6 miliardi di persone connesse tra loro e che cambia costantemente, non si può prescindere dalle nuove tecnologie»; Nanni Ricevuto ha altresì evidenziato l’importanza dell’istruzione per i giovani che vivono in situazioni particolarmente disagiate: «la missione dell’ANSI è la considerazione del mondo dei giovani, della formazione e la loro crescita culturale. Con questa iniziativa prosegue il nostro impegno nel sociale sia a livello nazionale che nel territorio: proprio nelle settimane scorse, sempre a Messina, abbiamo assegnato alcune borse di studio a studenti residenti nelle zone destinante allo sbaraccamento».

«Oggi in Italia esistono barriere che ostacolano l’accesso all’istruzione universitaria», ha aggiunto Valentina Ricevuto, poi focalizzandosi sui punti di forza del gruppo Multiversity e in generale degli atenei digitali che «negli anni hanno stanno vedendo incrementare in modo esponenziale il numero dei propri iscritti e laureati, rappresentando oggi più che mai un fattore di riduzione delle disuguaglianze sociali. Così come dimostrato da un report della Fondazione Einaudi che, con un’analisi dettagliata delle statistiche riguardanti il numero di iscritti e laureati in Italia, approfondisce le opportunità offerte dalla didattica digitale, ne sottolinea il valore aggiunto e ne evidenzia i punti di forza in termini di flessibilità, sostenibilità, inclusività e digitalizzazione.

Si sta assistendo negli ultimi anni ad un calo generale delle immatricolazioni universitarie soprattutto negli Atenei del Sud Italia. Inoltre, secondo i dati Istat recenti, il 24% dei giovani tra i 15 e i 28 anni rientra tra i NEET, ossia not engaged in education, employment or training.

Ma il dato certamente non incoraggiante che secondo stime Eurostat, in Italia la percentuale di laureati ci pone al penultimo posto della classifica europea. Solo la Romania fa meglio di noi ma ci supera come numero di laureati STEM (cioè nelle discipline Science, Technology, Engineering and Mathematics) e il nostro è comunque tra gli ultimi Paesi in termini di possesso di competenze digitali di base.

Quali sono quindi le strategie per colmare l’education divide che vi è tra Nord e Sud del nostro Paese e tra l’Italia e il resto d’Europa? Digitalizzazione e formazione diventano le keyword per la modernizzazione del nostro Paese, in ritardo su entrambi i fronti. Ritardi che mettono in luce il ruolo ormai imprescindibile delle Università digitali nella costruzione del capitale umano con la consapevolezza che il digitale applicato alla didattica sia oggi ascensore sociale per l’intero Paese».

Infine il saluto dei presidi Pietro La Tona e Daniela Pistorino, i quali hanno plaudito l’iniziativa dell’ANSI e accennato come strumenti all’avanguardia, ad esempio aule immersive e web radio, siano ormai indispensabili per guardare al futuro.